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Thomas Weiss e la sua passione per il Bozner FC – La vita e la carriera di uno dei maestri più longevi del nostro settore giovanile

Alla Volksbank Arena è uno dei più apprezzati Maestri del Calcio che il Bozner FC può vantare nel proprio organigramma. Un uomo di sport che potremmo tranquillamente paragonare ai grandi educatori che, in un passato non troppo recente, hanno dato anche tutta la loro esperienza tecnica e trasmesso il meglio dei propri valori a vantaggio dei settori giovanili delle nostre società calcistiche.

In mezzo ai vari Nicola Lorusso, Piero Abate, Michele La Cedra c’è sempre stato anche lui, con la sua presenza costante, a dare garanzie e certezze al lavoro del nostro virtuoso settore giovanile. Stiamo parlando di Thomas Weiss, bolzanino doc, 61 anni compiuti lo scorso 13 maggio, la cui avventura al Bozner FC iniziò addirittura nel 1975, giovanissimo attaccante allenato da Robert Mair am Tinkhof.

“Dopo qualche anno nelle giovanili – ci ricorda Weiss – mi ritrovai a soli 16 anni in prima squadra, che militava in 2° Categoria. All’epoca, due campionati sotto la serie D. Venni convocato con i senior proprio alla vigilia delle partite decisive di fine stagione.

L’ultima di campionato della stagione ’79-’80, al campo Righi, giocammo una sorta di spareggio contro il Naz. Avevamo Bruno Degasperi in porta. E ci arbitrò Karl Rungger. Le tribune erano stracolme di tifosi ospiti. Noi eravamo costretti a vincere per salire di categoria.

Il match venne deciso da Edi Stauder, con due gol nei minuti finali. Che valsero la nostra promozione in Prima. Rungger fu costretto a restare a lungo negli spogliatoi. I tifosi del Naz se la presero duramente contro di lui, per alcune decisioni arbitrali a loro sfavorevoli“.

La prima cosa molto interessante, che risalta dalla nostra chiacchierata con Mister Thomas, è riferita al tipo di società che il Bozner FC era, a quei tempi.

“Il Bozner FC era già negli anni Ottanta una grande famiglia allargata – ci confida Weiss -. Circolava tantissima gente. Non solo per essere una delle poche realtà in lingua tedesca a Bolzano. Anche perchè si instaurò col tempo una vera e propria cultura, una mentalità. Che oggi è fin troppo evidente ed è stata consolidata in decenni e decenni di attività“.

A 30 anni Thomas Weiss subì un pesante contraccolpo quando gli venne diagnosticata una severa patologia alla vista. Che lo costrinse al ritiro dall’agonismo. Lui non si perse d’animo. Ed il Bozner FC non volle certamente perdere per strada un profondo conoscitore dell’ambiente.

Nel ’93-’94, a Weiss venne proposto l’incarico di responsabile del settore giovanile. Oltre a questa opportunità di tornare sul campo – nel ruolo di tecnico – gli fu proposto l’ingresso nel consiglio direttivo. Che accettò.

“All’inizio della mia nuova attività – ci ricorda – avevamo una sola squadra del settore giovanile. L’anno seguente salirono a tre, grazie ad un vero e proprio pellegrinaggio che quasi ogni giorno facevo negli uffici comunali. Dove andavo a reclamare qualche ora in più di allenamento sui campi del Lungo Talvera. Strappandole all’Ac Bolzano, alla Stella Azzurra o alla Virtus Don Bosco.

Nel ’94-’95 arrivammo ad avere tre formazioni (delle annate ’82, ’84 ed ’86). Trovare ragazzini disposti a giocare per il Bozner FC era una vera impresa. Giravo personalmente le scuole. In cerca di giocatori. E poi stavo praticamente tutti i pomeriggi sul campo ad allenare. Dalle 15 alle 19“.

Molti, anzi, moltissimi gli allenatori passati per il Bozner FC, stagione dopo stagione. Che contribuirono alla crescita del nostro settore giovanile. Thomas Weiss ricorda con piacere alcuni di loro.

“A cavallo degli anni Novanta il nostro settore tecnico potè contare sulla presenza e l’esperienza dei fratelli Perosa, Silvano e Gianfranco. Anche Toni Turatti, indimenticato tecnico dell’Ac Bolzano, venne da noi per 6 o 7 anni a curare la preparazione dei portieri. Quando smise la sua collaborazione col Bozner FC, Turatti fu solito imboccare le passeggiate per fermarsi a guardare i nostri allenamenti. Il legame alla famiglia nero-arancio era ancora presente in lui…“.

Uno dei momenti storici più importanti per il nostro settore giovanile fu quando venne decisa l’apertura alle collaborazioni con le società più importanti della provincia. Tra queste, inevitabilmente, l’Fc Suedtirol.

“Era il 2004 – ricorda Weiss -. Per la prima volta il Bozner FC si aprì ad altre realtà. I due rispettivi presidenti erano Alex Zelger e Leopold Goller. I biancorossi trasferirono qui molti dei loro giovanissimi più promettenti, allo scopo di farli crescere col Bozner FC. Chi veniva reputato idoneo, tornava nei ranghi dell’FC Suedtirol. Tra tutti quelli che sono passati ricordo molto bene i fratelli Fischnaller, Hannes e Manuel, Simon Beccari e Francesco Ferdinando Palmarsan“.

Nel 2005 Thomas Weiss, con una decisione ponderata, decise di lasciare il consiglio direttivo per focalizzarsi maggiormente sulle questioni di campo. Quello del Bozner FC rimase la sua seconda casa, almeno fino al 2016. Momento in cui prese la drastica decisione di abbandonare ogni incarico. Per l’enorme quantità di lavoro che quotidianamente era costretto ad affrontare.

Fino a quando, due anni fa, Thomas Weiss ha fatto il suo graditissimo ritorno al Bozner FC con l’avvento di Walter Insam a responsabile dell’Attività di Base, in luogo di Marco Ravera.

“Con Walter Insam – ammette Weiss – ho un ottimo rapporto. Sia umano che lavorativo. Ad essere sincero, qui al Bozner FC, mi trovo bene con tutti: sia con i bambini che con i loro famigliari. A distanza di anni ho la soddisfazione di incontrare e salutare cordialmente ragazzi allenati molto tempo prima. Che ancora si ricordano di me. E mi fermano per fare quattro chiacchiere. Queste sono le soddisfazioni che preferisco raccogliere, nell’ambiente del mio calcio“.

A proposito di trofei e soddisfazioni mister Weiss è categorico.

“Quella che ricordo con più piacere è la fase finale della stagione ‘16-’17, quando giocammo gli spareggi per salire in serie D. Flavio Toccoli il mister, bomber Bertoldi davanti, e la sconfitta solo ai supplementari a Budoni, in Sardegna. In quella squadra c’erano la bellezza di 7 titolari del nostro settore giovanile. Il frutto di un lungo lavoro, una soddisfazione che non potrò mai dimenticare“.

Gliela ricordiamo, quella formazione…

BOZNER: Kaneider, Krasniqi, Pellizzari, Pareti (30′ st Misinato), Trojer, Hafner, Bertoldi, Lechner, Bocchio (12′ st Drescher), Bedendo, Gostner (9′ st Gislimberti). A disp. La Sala, Michaeler, Springeth, Pruenster All. Flavio Toccoli.

Ed a Thomas Weiss lasciamo un’ultima considerazione, prima di congedarsi da noi.

“Quando sono entrato nel settore giovanile del Bozner FC, trent’anni fa, i tesserati erano solo 20. Oggi sono più di 400. Il risultato di un ottimo lavoro continuativo, impostato sul lungo termine.

In questa stagione sono impegnato alla Volksbank Arena con gli U8 ed U9 2016. 47 bambini in tutto. Lo staff è composto dal veterano Gerardo Romanelli e da Stefano Gallini, Danny Lucchi, Manuel Strobl, Max Natale e Soraya Caser.

La passione e l’energia che porto in campo sono sempre le stesse. Eppoi amo questa società. Perché sa essere molto più paese lei, di tante altre…”.