Abbiamo lasciato trascorrere qualche giorno. Perché smaltisse lo sconforto e la rabbia per la sconfitta. Poi, questo pomeriggio, lo abbiamo contattato su whatsapp. E lui, Massimo Scaion, l’allenatore della nostra Juniores, ci ha gentilmente risposto.
Mister, si è ripreso dalla delusione?
“Direi di no – sottolinea immediatamente Max Scaion – sono ancora arrabbiato. Mi girano proprio. Un po’ alla volta, però, il peso sullo stomaco si sta alleggerendo. Abbiamo ricevuto molte attestazioni di stima da parte dei colleghi del Trentino, che sono rimasti favorevolmente impressionati dal gioco della nostra squadra. E dalla sua qualità. Queste sono cose importanti, che ripagano. Magari non come una vittoria sul campo. Ma ti restituiscono quella consapevolezza. Che disperdi quando vieni sconfitto. In una partita che conta. Come quella che abbiamo perso a Cortaccia, in Coppa Regione”.
Ha voglia di descriverci questa dolorosa sconfitta, contro la Vipo Trento, nella finale di Coppa Regione?
“Abbiamo iniziato molto bene, nel primo tempo abbiamo chiuso meritatamente in vantaggio per 1-0. Segnando un bel gol e cogliendo anche un palo. Poi, nella ripresa abbiamo avuto un vero e proprio black out. Tra il 5’ ed il 18’. Commettendo due errori stupidi. Che in queste partite paghi sempre e ci sono costati i gol del pareggio e del sorpasso dei trentini”.
La reazione della squadra c’è stata?
“Sì, abbiamo reagito, colpendo anche un palo ed avendo buone occasioni, almeno per pareggiare. Mi spiace, in particolare, per i ragazzi. Che quest’anno erano già arrivati secondi in campionato. Ed ora sono costretti a mandare giù il boccone amaro di questa sconfitta in Coppa. Personalmente, avrei messo la firma lo scorso agosto se mi avessero pronosticato questi risultati”.
Che percorso è stato quello che avete appena terminato?
“Molto interessante. Mi auguro di rimanere con questi ragazzi del 2007 anche il prossimo anno. Sarebbe il terzo consecutivo. Il gruppo è fantastico, nonostante la sconfitta lunedì scorso eravamo tutti assieme a festeggiare la fine della stagione. A prescindere da come si era conclusa. Per quanto mi riguarda sono orgoglioso di non aver perso, strada facendo, nessuno dei miei calciatori. Questo a simboleggiare il legame che si è instaurato nello spogliatoio. Rimane il rammarico, ma dobbiamo guardare avanti. Per provare, il prossimo anno, ad alzare ulteriormente l’asticella”.