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Il Bozner FC conferma Fabian Zandonatti – Tenacia pura, al servizio della squadra

Il prossimo 18 giugno compirà 20 anni. Ma la vita lo ha già sottoposto a prove durissime. Che ha affrontato – e superato – con grande coraggio. Con quel carattere e quella determinazione che per lui non sono solamente semplici tratti distintivi, ma parte di un’eredità genetica. Riscossa da colui che non è più al suo fianco.

 

Fabian Zandonatti piace nell’ambiente del Bozner FC, per il suo fare da bravo ragazzo, ben educato e propositivo. Quando si trova al cospetto del suo prossimo. Ma risoluto e deciso, quando scende in campo. E non fa differenza se si tratti di una seduta di allenamento o di un match senza appello. Lui non fa sconti, come gli ha insegnato la vita, nei suoi primi 20 anni.

 

Fabian è una delle pedine che la prossima stagione riavrà la sua casella sulla scacchiera Orange. Quando, con soddisfazione, il nostro direttore sportivo lo ha comunicato in via ufficiale, siamo andati a distoglierlo dai suoi tanti interessi. Per realizzare questa intervista.

 

Mister Goisis ha grande ammirazione per questo ragazzo, che non ha un fisico da culturista. Ma in campo sa spostare gli equilibri con grande tenacia, un elemento che non manca mai nel suo personale equipaggiamento.

 

Piacere Fabian, puoi riavvolgere per un attimo il film della tua carriera da calciatore e raccontarcelo?

 

“Ho iniziato a casa mia, a Laives, avevo 7 anni appena – è l’esordio di Zandonatti -. Sono passato subito all’Fc Südtirol. E ci sono rimasto 10 anni. Ricordo un provino a 14 anni per il Sassuolo. Un’emozione indescrivibile. Come il momento del mio esordio in prima squadra con i biancorossi, nella stagione ‘21-‘22, per un match di Coppa Italia. Subito dopo, mi si è presentata l’occasione del trasferimento alla Virtus Bolzano. Ho avuto maggiori possibilità di vedere il campo ed abbiamo disputato un’ottima stagione, sfiorando i playoff”.

 

Nell’aprile del 2023, a causa delle conseguenze di una fatale caduta sugli sci, è venuto a mancare tuo padre Paolo. Un vero uomo di sport che, tra le altre cose, ti ha lasciato idealmente in dote il suo spirito agonistico. Tutto è passato inevitabilmente in secondo ordine.

 

Poi, lo scorso dicembre, la chiamata del Bozner FC. Paolo Goisis aveva avuto il piacere di conoscerti all’Fc Südtirol. E gli erano rimasti impressi la gamba, il fiato e la determinazione. Che sono alcuni dei tuoi pregi più evidenti. Il mister non ha fatto mistero di averne bisogno, quando i molti infortuni hanno letteralmente falcidiato la squadra.

 

“Al Bozner FC ho trovato un ambiente stupendo – ammette Fabian -. Con i miei compagni di squadra sto benissimo. In campo sono molto versatile e non ho un ruolo definito. Sono un jolly, che ama svariare sulla fascia e mandare in gol i compagni di squadra. In campo cerco molto la palla. Sono uno che vuole vincere! Se dovessi individuare un pregio tra le mie caratteristiche, dico la cattiveria. Quella agonistica, sia chiaro”.

 

Che esperienza è stata per te questa parte di stagione al Bozner FC?

 

“Davvero molto intensa. Al mio arrivo la squadra stava lavorando per ricompattarsi. Le assenze importanti hanno generato in noi una motivazione supplementare. Ed abbiamo imparato a lottare, tutti assieme. Si è visto proprio in occasione dello spareggio da ‘dentro o fuori’ con il Naturno. In quell’occasione il supporto del pubblico è stato poi fondamentale. Quando abbiamo capito di avercela fatta, è stato un momento davvero molto bello”.

Hai scelto di rimanere qui la prossima stagione. Ce ne spieghi i motivi?

 

“Oramai in squadra ho molti amici. Siamo molto legati tra noi. E questo favorisce l’integrità del gruppo. Mi trovo benissimo anche con mister Goisis e con tutti i dirigenti di riferimento. Sono certo che faremo un grande campionato e non mi stupirei se dovessimo concludere tra le prime cinque in classifica”.

 

Dove ti vedi fra cinque anni?

 

“Rispondere è davvero molto difficile – sottolinea Fabian -. Spero di rimanere a lungo al Bozner FC. E, magari, di vincere il campionato proprio qui. Per quanto riguarda la mia vita fuori dal campo invece, ho in mente di perseguire alcuni progetti molto importanti. Ho lasciato Economia aziendale e vorrei compiere il percorso di studi per raggiungere la laurea in Scienze motorie. In parallelo, ho appena iniziato il corso per ottenere la licenza di maestro di sci. È una passione trasmessa da mio padre. Quindi ho la ferma intenzione di raggiungere anche questo obiettivo”.

 

Se dovessi scegliere di praticare uno sport soltanto, tra calcio e sci?

 

“Scelta difficile. Ma quando sono in montagna sono vicino a papà. Quindi dico sci…”.

 

Ultima domanda, Fabian! Torniamo al calcio che verrà. Oltre che su di te, su chi scommetteresti il prossimo anno?

 

“Sui nostri attaccanti! – risponde Zandonatti, senza indugio -. Justin Pfeifer, Gabriele Tessaro ed anche Elia Margoni. Belli da vedere in campo. E, soprattutto, fortissimi!”.