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Sostiene Paolo Goisis – Il Mister e la sua analisi di fine stagione

“Mister, cosa ha pensato quando il Naturno ha segnato il gol del 2-1?”

L’espressione rilassata con la quale Paolo Goisis si era presentato in sede, per incontrarci e rilasciare l’intervista che avrete modo di leggere ora, cambia repentinamente. La fronte si corruga in un istante. E lo sguardo fissa un punto indefinito sul muro di fronte a lui.

Probabilmente, una domanda del genere, il nostro tecnico bergamasco non se l’aspettava. Avrebbe preferito iniziare parlando della sua riconferma ufficiale, che nella prossima stagione lo farà nuovamente sedere sulla panchina del Bozner FC. Poi, raccoglie nella sua testa le parole adatte. Dando vita alla prima dichiarazione della nostra piacevole chiacchierata…

“Ci siamo fatti prendere dall’ansia – ammette Goisis -. Poi è subentrata nuovamente in noi la consapevolezza che avevamo un pubblico meraviglioso a sostenerci, la capacità di sviluppare un gioco corale, soluzioni offensive efficaci. Ed un minuto via l’altro siamo riusciti a recuperare. Chiudendo addirittura in goleada. Prendendo addirittura due pali. Creare in una sola partita 7 occasioni da rete e finalizzarne cinque, è davvero molto. C’è poco altro da dire. Meritavamo noi. E abbiamo vinto”.

A ragion veduta, non è stato il Naturno. Ma gli effetti di una stagione a tratti maledetta. A rendere complicati, prima ancora che decisivi, gli ultimi 90 minuti di gioco del campionato.

Lo sguardo del Mister si rasserena. Viriamo sull’analisi della stagione. Pro e Contro dell’annata 2023-’24! Proviamo a dare una definizione ad entrambi? Paolo Goisis questa volta risponde d’impulso.

“I Pro hanno etichette con impressi i nomi dei più giovani – ricorda il Mister -. Quelli a cui ci siamo appellati per uscire dai momenti difficili. Perdere per seri infortuni, all’inizio della stagione, uomini come Pareti, Guerra, Bocchio e Gennaccaro è stato sconfortante. Nel girone d’andata è esplosa la verve di Lorenz Willeit, alla quale si sono unite quelle di David Wiedenhofer, Martin Lantschner, Gabriele Proietti. Anche in porta, perdendo subito Trompedeller per infortunio, il giovanissimo Ivan Marschall è stato in grado di stupirci. Poi nel ritorno abbiamo ammirato la solidità e la spigliatezza di Aaron Bajrami e di Pietro Dalle Ave. Qui devo proprio spezzare una lancia a favore della società. Perché questi ragazzi sono cresciuti nel modo migliore. Ed il merito va a tutti coloro che hanno saputo gestire la loro crescita”.

I Contro invece sono voluminosi, tanto quanto i Pro…

“Prima di parlare dei Contro, vorrei chiudere i Pro mettendo in evidenza la grande stagione vissuta dal nostro bomber, Justin Pfeifer. 19 gol in campionato, molti anche in Coppa. Se siamo qui ora a parlare di scampato pericolo molto merito lo dobbiamo soprattutto a lui…”

E noi ci atteniamo, molto volentieri. Diamo spazio, allora, ai Contro della stagione…

“Essersi salvati all’ultima giornata è stato sicuramente deleterio – sottolinea Goisis -. Tutte le certezze che hai, vengono meno. L’incoraggiamento però non è mai mancato. Ed è giunto, sempre e comunque, dai nostri dirigenti di riferimento. Che ci hanno sempre sostenuto. E lasciato lavorare. Io per primo! Ho sempre percepito la fiducia dell’ambiente. Anche quando le cose avrebbero fatto credere ad una mezza rivoluzione. Per cercare di salvare la squadra dalla capitolazione…”.

Le esperienze maturate, specialmente dai più giovani, saranno molto utili nella prossima stagione?

“Assolutamente sì. Hanno imparato che può capitare di vedere solo nero davanti a loro. Ma i ragazzi non hanno mai mollato e la stagione, in questo modo, non è andata in malora. Noto con piacere che rimarranno volentieri anche la prossima stagione. Deduco che abbiano acquisito la consapevolezza che se stiamo bene e soprattutto siamo al completo, ce la possiamo giocare con tutti”.  

Mister, si può dire che questi momenti di difficoltà abbiano temprato anche Lei?

“Senza dubbio, sono serviti ed hanno dato spessore alla mia crescita professionale. Questo perché siamo stati chiamati a scelte alquanto delicate. Ad esempio, lasciare fuori uomini di esperienza ed inserire in prima squadra giovani in condizioni psicofisiche ottimali. Ognuno, nello sport, compie idealmente un viaggio. E nella propria valigia, ogni anno, deve essere in grado di metterci qualcosa”.

Misuriamo, per finire, la sua ambizione…

“Come tutti quelli che vivono in un ambiente agonistico, anch’io nutro le mie ambizioni. Vorrei tornare un giorno a vivere di solo calcio. Anche se questi privilegi nascondono insidie più pericolose. Come un esonero repentino, ad esempio”.

E se dovesse arrivare qui al Bozner FC l’opportunità? Conquistando la promozione in serie D, ad esempio?

Le ultime parole del mister, di questa lunga intervista, sono una sorta di algoritmo di commiato.

“La serie D potrebbe essere sostenibile – è la riflessione di Paolo Goisis -. Se sotto la prima squadra hai i numeri giusti, per ammortizzare il salto di categoria, puoi farcela”.

Buona estate, Mister. Ci aggiorneremo dopo le vacanze…